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Comitato per la protezione del clima e la sicurezza dell’approvvigionamento

Membri del Comitato per la protezione del clima e la sicurezza dell’approvvigionamento

Ci battiamo per un SÌ alla Legge clima!

SCHWEIZ PARLAMENTSMITGLIED BALTHASAR GLAETTLI

Balthasar Glättli

Nationalrat GRÜNE

3164

Delphine Klopfenstein Broggini

Conseillère nationale Les Vert·e·s

bastien_girod

Bastien Girod

Nationalrat Grüne

SCHWEIZ PARLAMENTSMITGLIED ROGER NORDMAN

Roger Nordmann

Conseiller national, Président du Groupe PS

mattea_meyer

Mattea Meyer

Co-Präsidentin SP Schweiz, Nationalrätin

martina_munz

Martina Munz

Nationalrätin SP

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L’estate del 2022 è stata la più calda e secca in Svizzera dall’inizio delle misurazioni. Il Capodanno 2023 ha registrato un caldo da record. Raramente si è vista così poca neve, e a febbraio il Ticino diramava già l’allerta per pericolo di incendi boschivi. La crisi climatica sta succedendo qui e ora, ed è drammatica. I fenomeni meteorologici estremi hanno effetti drammatici non solo sulla natura e sulla fauna selvatica, ma anche sull’economia e sulla nostra qualità di vita.

Soltanto nel 2022, i ghiacciai svizzeri hanno perso più del 6% de loro volume. Con il ritiro dei ghiacciai perdiamo la nostra principale riserva d’acqua.

La crisi climatica costa vite umane, nel nostro Paese e nel resto del mondo. Le estati diventano sempre più calde, causando centinaia di morti premature in Svizzera. Nel mondo, le catastrofi naturali diventano sempre più intense e frequenti. Ma siamo ancora in tempo per evitare il peggio. Se agiamo ora, possiamo proteggere ciò che conta veramente.

Tutti gli Stati hanno firmato l’Accordo di Parigi e quasi tutti lo hanno ratificato.

A Parigi, i governi hanno promesso di impegnarsi per prevenire una catastrofe climatica globale. Anche la Svizzera ha la responsabilità di mantenere questa promessa.

La Legge clima spiana la strada per la riduzione delle emissioni di gas serra e fissa obiettivi vincolanti, affinché la Svizzera disponga di un piano d’azione chiaro e possa dare il suo contributo alla lotta contro il cambiamento climatico.

Gli Stati che influiscono in misura maggiore sulla crisi climatica hanno un dovere ancora più pressante di agire. La ricca Svizzera, con i suoi atenei di prestigio, deve dare il suo contributo. Quando la Svizzera si attiva per sviluppare soluzioni, queste hanno sempre un impatto a livello globale.

La Legge clima incentiva la sostituzione dei riscaldamenti a energie fossili e il risanamento energetico degli edifici. Durante i prossimi 10 anni, il programma d’impulso investirà 200 milioni di franchi all’anno per la sostituzione di impianti di riscaldamento e il risanamento energetico degli edifici. Gli impianti di riscaldamento a energia rinnovabile consumano molta meno energia. Minori costi accessori gioveranno agli inquilini, mentre artigiani e PMI beneficeranno di una pianificazione di commesse nel lungo termine.

Inoltre, la Confederazione sostiene le aziende nell’elaborazione di tabelle di marcia per la riduzione delle emissioni. La Legge clima mette a disposizione 200 milioni di franchi all’anno sull’arco di sei anni per tecnologie e processi innovativi orientati al raggiungimento degli obiettivi climatici.

La Svizzera spende oggi 8 miliardi di franchi all’anno per importare petrolio e gas dall’estero. Se produciamo più energia rinnovabile in Svizzera, avremo un ritorno economico che potrebbe raggiungere i 77 miliardi di franchi con la creazione di 50’000 posti di lavoro, di cui due terzi nell’artigianato e PMI.

Grazie agli incentivi alle tecnologie innovative, la Legge clima promuove l’innovazione e aiuta la Svizzera a rimanere competitiva su scale globale: la transizione energetica sta avvenendo in tutto il mondo. Ora possiamo scegliere se prendervi parte… o perdere il treno.

Oggi la Svizzera copre tre quarti del proprio fabbisogno energetico tramite le importazioni. La dipendenza da petrolio, gas e carbone è il maggiore fattore di incertezza per il nostro approvvigionamento energetico.

I prezzi dei combustibili fossili sono soggetti a forti oscillazioni. Il rialzo dei prezzi dell’elettricità durante la scorsa estate è stato una conseguenza diretta dell’aumento dei prezzi del gas. L’inflazione è da ricondurre principalmente ai prezzi del petrolio e del gas. Inoltre, dipendiamo da partner problematici: la maggior parte delle nostre importazioni di energia proviene da stati autoritari.

Alla fine del 2022, l’Agenzia internazionale dell’energia ha stabilito che i paesi con un’elevata percentuale di energie rinnovabili sono in grado di affrontare meglio la crisi energetica. Grazie alla transizione energetica, ci stiamo liberando dalle energie fossili e stiamo aumentando la nostra autosufficienza, rafforzando la nostra sicurezza energetica. L’elettricità possiamo generarla in Svizzera, il petrolio e il gas naturale no!

Leggi ora l’argomentario integrale!